Il Valtènesi è intimamente legato ad una lontana storia d’amore: quella tra il senatore veneziano Pompeo Molmenti e la nobildonna gardesana Amalia Brunati.
Nel 1885 il matrimonio tra i due portò il senatore nei possedimenti dei Brunati a Moniga, in Valtènesi, dove nel 1896 codificò per la prima volta il procedimento produttivo di un vino di antichissime radici, la cui produzione era però diffusa sul territorio fin dal ‘500 con la denominazione “claretto”, stando ai testi dell’illustre agronomo bresciano Agostino Gallo (1499-1570).
L’intuizione del Molmenti ha svelato la “raffinata vocazione in rosa della Valtènesi”: il vino rosa è quindi storia, cultura tradizione del nostro territorio, grazie ad una serie di fattori ben precisi come tessitura del terreno, esposizione e microclima che costituiscono i presupposti fondamentali di un’autentica vocazione.